martedì 12 gennaio 2021

Tempo

 

 


Spesso mi chiedevo cosa pensasse un anziano

seduto su di una poltrona.

Le mani in grembo, gli occhi chiusi, la testa reclinata,

sorrisi che increspano fuggevolmente le labbra,

lacrime che improvvise bagnano guance scavate dall’ età…

Un giorno mi feci coraggio

lo chiesi a mia madre.

Lei stette un po' a pensare, poi mi disse…

“Mia cara penso a quando di riposare bramavo,

come una formica lavoravo

il tempo non bastava mai

perché avaro di pause.

Oggi il tempo m’avvolge

è quello passato e presente,

del futuro non sogno più.

Sono i ricordi che mi fanno compagnia

mi appagano e mi confidano

che la mia vita non è stata vana.

Consolata li rivivo nei giorni che mi sfiorano.

L'isolamento, la malattia, le difficoltà: essere anziano in Italia -  Corriere.it

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