Spesso mi chiedevo cosa pensasse un anziano
seduto su di una poltrona.
Le mani in grembo, gli occhi chiusi, la testa reclinata,
sorrisi che increspano fuggevolmente le labbra,
lacrime che improvvise bagnano guance scavate dall’ età…
Un giorno mi feci coraggio
lo chiesi a mia madre.
Lei stette un po' a pensare, poi mi disse…
“Mia cara penso a quando di riposare bramavo,
come una formica lavoravo
il tempo non bastava mai
perché avaro di pause.
Oggi il tempo m’avvolge
è quello passato e presente,
del futuro non sogno più.
Sono i ricordi che mi fanno compagnia
mi appagano e mi confidano
che la mia vita non è stata vana.
Consolata li rivivo nei giorni che mi sfiorano.