sabato 21 gennaio 2012

DIRITTI

La strada è la mia casa,
il cielo il mio tetto,
un androne  il mio giaciglio..
Se mi incontri
non mi vedi.
Il tuo sguardo mi sfiora distratto,
non si sofferma,
non soppesa,
non comprende,
non lascia traccia
nei tuoi ricordi.
In realtà
sei un cieco dell'anima.
Mi passi accanto,
ignori la mia presenza.
Non puoi capire.
Tu ami,
sei amato,
ben vestito,
satollo di cibo,
sai dove andare,
cosa fare,
dove mangiare,
dove dormire,
non hai incertezze
o forse si
non sai dove divertirti,
come impiegare il tuo tempo libero.
Io lotto per sopravvivere,
non so dove andare,
cosa mangiare,
dove dormire,
non so come ripararmi dal freddo,
come difendermi dall'afa.
Non posso amare,
non sono riamato.
Eppure
siamo ambedue uguali;
due gambe per andare,
due braccia  per stringere a sé,
due mani per accarezzare,
una testa per pensare,
due occhi per vedere,
un solo cuore
per amare.
A ben pensarci
la differenza c'è: il cuore.
Il mio dona,
il tuo è sordo
vittima dell'egoismo.
Liberalo dalle catene,
fallo gioire, palpitare anche soffrire.
Dona, condividi, elargisci,
ti sentirai partecipe del mondo,
vita pulsante in cui i diritti sono di tutti,
non di pochi.
Amare, vivere, crescere, comprendere
rendono gli uomini  meravigliosamente
                           uguali!



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