mercoledì 5 ottobre 2016

Come fiore reciso




Sull’asfalto lucido di pioggia
intravedo,
 tra tremolii d’acqua,
un fiore reciso.
E’ abbandonato come oggetto
che più non serve.
La corolla reclinata,
i petali sciupati,
lo stelo spezzato,
le foglie  schiacciate,
 forse da  auto di passaggio.
Mi avvicino  e, improvviso,
 tutto mi riporta te,
amor mio,
 quando  un fato ingrato
ti colse per la via
lasciandoti  le membra scomposte.
le vesti stracciate,
le palpebre abbassate sulla vita.
 Raccolgo il misero fiore,
lo cullo sul palmo,
lo avvicino al viso,
 ne aspiro l’ultimo profumo.
Mi sovviene il volto tuo
nell’estremo  anelito ,
quando  credevo
 bastasse amor  di mamma
 a ridonar esistenza.
Come  fiore reciso
che s’abbandona nella mano mia,
nulla potei per riportarti a me.
 La vita tua,  inesorabilmente,
tra le mie braccia
volò via.

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