Favola di Natale
“Ma come aveva potuto fare tardi proprio la Vigilia di Natale, ma insomma era intollerabile, sarebbero andati via senza di lui!” Così pensava Babbo Natale riferendosi a elfo Giostua, il più giovane dei suoi aiutanti.
Lo aveva aspettato fino alle 22,00, poi aveva compilato l’autocertificazione dell’ultimo di DPCM di Conte per sé e per tutti gli elfi, aveva chiamato a raccolta i suoi piccoli aiutanti, aveva caricato i regali sulla slitta iperveloce annullante spazio/tempo ed erano partiti per fare il giro del mondo e accontentare tutti, ma proprio tutti i bambini.
Eppure Babbo Natale voleva un “sacco” di bene a elfo Giostua, innanzitutto perché era il più giovane e innovativo dei suoi aiutanti. Conosceva tutti i giochi più apprezzati e moderni, tutte le playstation e i giochi interattivi più coinvolgenti e poi aveva un cuore d’oro. Pensate che un anno propose di portare regali anche agli animali abbandonati nei canili e per le strade. Che cosa donò? Semplice, un buon osso e una pallina per giocare!
Ma sapete dov’era Giostua? Stava dormendo…
“Io mi chiedo come fa a dormire la vigilia di Natale uno che ha un compito così importante” Pensava Babbo Natale.
Nel frattempo Giostua era davvero nel suo lettino, i compagni di camerata (ovvero gli altri elfi) lo avevano chiamato ma non erano riusciti a svegliarlo. In verità proprio la sera precedente aveva tanto lavorato Giostua, non solo aveva letto le letterine giunte nel Paese di Babbo Natale, le aveva classificate in base alle età e alle richieste, ma si era incaponito su di una letterina in particolare…
“Caro Babbo Natale, recitava la missiva, sono Luca un bimbo di sette anni. Quest’anno non voglio doni solo fammi un miracolo, fai tornare a casa mamma in tempo per la notte di Natale. Lavora in ospedale e in questo periodo è sempre impegnata e triste e ha detto che non vuole festeggiare, ha il turno nel reparto più malinconico dell’ospedale, quello COVID. Ti prego Babbo Natale regala un sorriso a mamma! Tuo Luca.”
E sapete cosa aveva fatto Giostua? Lui era un elfo molto informatizzato e capace, era riuscito superando mille difficoltà ad entrare nei file del computer della segretreria dell’ospedale dove lavorava la mamma di Luca e aveva cambiato il suo turno per cui, proprio alle 22,00 era riuscita a tornare a casa. Neanche lei sapeva come fosse avvenuto ma la caporeparto l’aveva chiamata in ufficio e queste le testuali parole “Cara signora Fede il suo turno è stato spostato, lavorerà domani sera e oggi il suo turno sarà coperto da me. Non ho bambini, questa è una notte magica, vada e Buon Natale!” A queste parole la mamma di Luca, molto sorpresa per questa inattesa notizia , anche perché tutti sapevano come fosse intransigente con i turni la caporeparto, era tornata di corsa a casa rendendo felice la famiglia.
Mentre viaggiavano sulla slitta iperveloce , elfo Mark raccontò tutto questo a Babbo Natale, il quale sorrise e disse …”Dobbiamo fare un regalo a elfo Giostua…” soddisfatto per il gesto del suo piccolo
aiutante continuò a distribuire i doni
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