Mi aspetti sull' orlo della fine.
Le dita dei miei piedi
artigliano il limite.
Sono elementi prensili,
si piegano sul baratro,
cercano il sicuro appiglio.
Basterebbe una lieve spinta,
una carezza sulle reni,
la decisione delegata ad
altri,
mi guardo attorno,
non c' è nessuno che mi
spinga,
sono sola!
Lo so...attendi il mio
agire,
ma le dita dei miei piedi
uncinano la sicurezza.
Nella vita e nella morte
il cuore, la mente, il
corpo, la memoria,
s' insinuano nelle
possibilità,
si agganciano alle
certezze.
E tu... mi attendi, mi
aspetti oltre il baratro.
Devo farmi forza, prendere
la rincorsa,
riempire i polmoni d'
ossigeno,
allentare le dita dei miei
piedi
che ancora s' incollano al
passato..
Non voglio voltarmi,
sfogliare i ricordi,
salterò!
Fletto le ginocchia,
scosto le braccia dal corpo
al ritmo della mia ansia.
Immagino di essere bambina,
gioco alla campana, lancio
il mio sassolino,
atterra lontano...
Ora devo solo saltare,
chiudo gli occhi.
Uno..due...tre,
le dita dei miei piedi sono
fuse col passato
impossibile compiere il
balzo.
Riapro gli occhi,
mi volgo,
scelgo la vita.
Le dita dei miei piedi
ricalcano le orme vissute.
Ciao, ho un premio per te nel mio blog, se ti va di passare:
RispondiEliminahttp://delfurorediaverlibri.blogspot.it/2013/04/un-premio-per-il-blog-del-furore-daver.html
Grazie!
Grazie per il tuo regalo e complimenti per il blog è davvero in, meriti il riconoscimento. Ti abbraccio caramente Nuccia
RispondiElimina