C'era una
volta Tardy, un piccolissimo lombrico verde smeraldo. Mamma lombrico
Lucy e papà lombrico Goin lo adoravano ed erano orgogliosi del
figlioletto che dimostrava indipendenza e curiosità.“Mamma guarda
come è grande il prato!... Papà, posso salire
sull'albero?....“Tesoro, gli rispondeva la mamma, il mondo è anche
più grande” “Non ti allontanare, potrebbero farti del male.
Attento agli uccelli, alle rane, agli uomini.”Raccomandava il papà.
Ma Tardy si sentiva invincibile, voleva conoscere, esplorare, vivere
in pieno la propria vita. Strisciava su di uno stelo d'erba e
dondolando gridava felice “Mamma guarda come sono forte, riesco a
piegarlo!” Mamma Lucy scuoteva il capo e sorrideva. Tardy aveva un
desiderio, voleva volare! Speranzoso si sdraiava sul terreno e
invidiava il volo degli uccelli nel cielo. Un giorno di primavera,
mentre la mamma e il papà erano indaffarati a rendere il prato
fecondo, Tardy si arrampicò sul gambo di un girasole, il percorso
era pò ruvido ma, impavido, salì fino a raggiungere la corolla
poi, esausto, si riposò. Era felice, si godeva il caldo sole. Ad un
tratto un' ombra scura lo coprì: un grosso merlo nero lo
sovrastava.”Vuoi fare un giretto con me?” Per nulla impaurito
Tardy rispose “Certo, è il mio sogno!” Il volatile intenerito
dalla fiducia di Tardy, delicatamente lo prese nel becco e se lo posò
sul collo, raccomandandogli di stare ben attento. Lo portò su,
sempre più su, nel cielo azzurro.Il grosso uccello non ebbe neppure
la tentazione di divorarlo, tale era felicità di Tardy e poi... la
fiducia va ripagata!
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