...e s'affaccia sul mondo
fiducioso nella vita.
Lo guardo,
mi commuovo,
ne colgo i respiri regolari.
Lievamente gli carezzo la manina
temo di fargli del male,
quella nuova pelle
esige rispetto.
Gli osservo gli occhi socchiusi,
vorrei carpirne il colore,
lui li richiude
sulla luce del giorno .
Emette un sospiro,
forse rimpiange
il grembo materno,
in cui le voci ovattate
sono ninna nanna,
e lui è al riparo dal male del mondo.
Si ripaga dalla naturale separazione
volgendo la boccuccia al pugnetto.
Lo mette in bocca,
succhia goloso le dita paffute,
come fossero novello ciuccio.
Appagato si quieta.
Che miracolo la vita!
A Davide
Immagine dal web
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