giovedì 27 ottobre 2016
Maschera
Sola allo specchio m’osservo
né pianto, né cicatrici sono visibili.
L’animo sfilacciato nascosto da un sorriso.
Improvvisa, mentre mi scruto,
s’affaccia il patimento,
timoroso appare
perché gli altrui sguardi teme.
Come diga che irrompe le barriere,
il dolore a piene mani sgorga
cancellando la maschera felice…
E il volto si raggrinza,
come carta velina stropicciata
da dita inesperte,
le rughe prendono sopravvento,
segnano guance, bocca, occhi e
lo sguardo si cela d’antica saggezza.
Non posso svelarmi,
scalpiccio alle mie spalle…
Ricompongo la maschera
che illude gli altri ma non me.
Nuccia
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