Coccinella
Rossa era davvero unica, si pavoneggiava da mattina a sera “Guardate
come sono bella!”Effettivamente era davvero carina. Gli altri
insetti la guardavano con meraviglia ed invidia. Si mormorava che
portasse fortuna o almeno così dicevano gli umani! Mosca Rosa, sua
amica, le voleva bene ma non poteva fare a meno di notare la
differenza: se era lei ad avvicinarsi a un bambino veniva subito
scacciata, se lo faceva Coccinella Rossa erano subito dolci parole “
Deliziosa, non la mandar via, porta bene!” Già tutti erano per il
rosso insetto, per Mosca Rosa niente eppure... lei voleva essere
amata, guardata con simpatia, invitata nelle case degli uomini,
invece di essere regolarmente scacciata. Un giorno era appoggiata al
vetro di una finestra ed osservava con simpatia un piccino che
giocava con una coccinella di plastica, (già anche i giocattoli
facevano!) Si accorse di un losco signore che si avvicinava alla
pappa del bimbo e ne versava, da una bustina, un contenuto polveroso,
poi alla chetichella, si allontanava. Quel' uomo era
sospetto!Qualcosa non quadrava, se fosse stato veleno il bimbo
sarebbe morto!Cominciò a svolazzare all'impazzata lungo il vetro
fino a quando trovò una fessura, entrò nella stanza e si gettò a
capofitto nel piatto. Quando entrò nella stanza la mamma, vedendo la
mosca nella pappa gettò subito tutto esclamando schifata “Immonde
e inutili mosche sono dappertutto!”Quanto era lontana dalla verità.
La vita di Mosca Rosa non era stata inutile, la bellezza e la bontà
sono ovunque, basta saper osservare!
martedì 25 novembre 2014
Favola di Tardy, fiducioso piccolo lombrico
C'era una
volta Tardy, un piccolissimo lombrico verde smeraldo. Mamma lombrico
Lucy e papà lombrico Goin lo adoravano ed erano orgogliosi del
figlioletto che dimostrava indipendenza e curiosità.“Mamma guarda
come è grande il prato!... Papà, posso salire
sull'albero?....“Tesoro, gli rispondeva la mamma, il mondo è anche
più grande” “Non ti allontanare, potrebbero farti del male.
Attento agli uccelli, alle rane, agli uomini.”Raccomandava il papà.
Ma Tardy si sentiva invincibile, voleva conoscere, esplorare, vivere
in pieno la propria vita. Strisciava su di uno stelo d'erba e
dondolando gridava felice “Mamma guarda come sono forte, riesco a
piegarlo!” Mamma Lucy scuoteva il capo e sorrideva. Tardy aveva un
desiderio, voleva volare! Speranzoso si sdraiava sul terreno e
invidiava il volo degli uccelli nel cielo. Un giorno di primavera,
mentre la mamma e il papà erano indaffarati a rendere il prato
fecondo, Tardy si arrampicò sul gambo di un girasole, il percorso
era pò ruvido ma, impavido, salì fino a raggiungere la corolla
poi, esausto, si riposò. Era felice, si godeva il caldo sole. Ad un
tratto un' ombra scura lo coprì: un grosso merlo nero lo
sovrastava.”Vuoi fare un giretto con me?” Per nulla impaurito
Tardy rispose “Certo, è il mio sogno!” Il volatile intenerito
dalla fiducia di Tardy, delicatamente lo prese nel becco e se lo posò
sul collo, raccomandandogli di stare ben attento. Lo portò su,
sempre più su, nel cielo azzurro.Il grosso uccello non ebbe neppure
la tentazione di divorarlo, tale era felicità di Tardy e poi... la
fiducia va ripagata!
Tommaso la peste
Sono chiuso
nella mia stanza, in castigo. Che ho fatto? A quanto pare sbaglio
sempre!
Per
punizione ho televisione e play station requisite, di computer
neanche l'ombra, sento i miei genitori che discutono a voce alta “La
colpa è tua!” “No tua, lo hai viziato” “E' proprio figlio
tuo!” “No, è come tua madre.”
Non sono
viziato, sono solo sincero, amo lo sport, non mi piace studiare,
faccio solo il necessario e odio l'insegnante di matematica.
Mi presento:
sono Tommaso e ho dodici anni. Frequento la seconda media, ho una
sorella più grande di me, sedici anni, che si atteggia a miss e mi
sopporta a malincuore.
Non posso
entrare nella sua camera, parlare con le sue amiche, non posso
leggere il suo diario personale e quando ha “le sue cose” è
meglio starle alla larga, praticamente sempre!
Forse ha
ragione, l'ultima volta che sono entrato nella sua “tana”, negli
ombretti ho messo un pizzichino di pepe ben macinato. Non volevo
farle del male ma è così odiosa quando sta ore intere davanti allo
specchio a truccarsi. Non sopporto la mamma che la guarda e sussurra
“E' proprio bella” e papà di rimando “Assomiglia a te !”
Mai che
guardandomi dicano “Che bel ragazzo! Diventerà importante... no,
mai! Io che non sono né grande né piccolo, la voce che sta
cambiando e sembra un trombone e, come se non bastasse, quattro
peletti sul mento e un incipiente inizio di foruncolosi sulla fronte!
Ho le
braccia troppo lunghe e magre, le gambe idem e ricoperte di peli neri
e ispidi. Ho chiesto a mia madre come depilarmi, lei è svenuta!
Comunque
mia sorella si è sparso quell'ombretto sulle palpebre ed è
...andata a fuoco.
E' finita al
pronto soccorso e sembrava “la cieca di Sorrento”, non ha tolto
per giorni gli occhiali da sole! Io? In punizione per un mese intero,
Adesso
eccomi di nuovo rinchiuso. La mia colpa? La prof. di matematica
Anselma Dibotte è finita in congedo permanente, la classe però mi
ha nominato eroe dell'anno.
Vengo ai
fatti: compito di verifica di algebra. Noi alunni non eravamo
d'accordo, anche Rimaggio, il più bravo ed antipatico della classe
era dalla nostra parte, lo mandammo a parlare con l'odiosa, si la
prof, ma non volle sapere nulla, il giorno dopo compito! Che potevo
fare se non aiutare la classe e me? Proprio durante il compito,
quando la prof è uscita (come al solito alle dieci, con matematica
puntualità) per andare al bagno, io l'ho seguita e ho bloccato
dall'esterno la porta. La poveretta è rimasta prigioniera per un
buon quarto d'ora, fino a quando il bidello l'ha liberata, trovandola
in preda ad un attacco di claustrofobia. Quando il preside ha
minacciato di sospendere tutta la classe io, da gentiluomo, mi sono
addossato la colpa. Certo la mia popolarità è aumentata
all'inverosimile, ma sono stato sospeso con obbligo di frequenza (e
ti pareva) .
Lo scherzo è
riuscito, il compito non lo abbiamo fatto ed è arrivata una nuova
insegnante, davvero carina.
La cosa che
più mi rode è stare chiuso in casa, non posso fare nulla se non
studiare e leggere. Il tempo non passa mai, uffa!
Stasera però
c'è un diversivo abbiamo ospiti a cena, il capoufficio di mio padre.
Mia madre è indaffarata a cucinare e pulire la casa “vuol fare
bella figura”.
“Tommaso,
Tommaso, vieni che ti devo parlare!”E' mia madre, ci sono novità!
Mi guardo
allo specchio, mi strofino gli occhi come se avessi pianto, indosso
la maglietta nera, quella extralarge che mi fa sembrare un rifugiato
politico morto di fame e di stenti e vado.
“Tesoro ma
che hai agli occhi? La congiuntivite? E perchè sei così malandato,
domani ti porto dal pediatra!” mi dice.
Mi viene il
dubbio di aver esagerato, l'abbraccio, mi dispiace vederla così
afflitta per me.
“Stasera
devi proprio fare il bravo, a cena c'è il superiore di tuo padre.
Verrà anche la figlia, Maddalena. Visto che tua sorella non sarà in
casa, sarai tu a farle compagnia!”
“Mamma non
sarà mica quella grassa come una botte, gli occhiali spessi che la
fanno sembrare una talpa, l'apparecchio in bocca che quando parla ti
lava la faccia con i suoi spruzzi di saliva? Se è lei piuttosto
scappo di casa .“
“Non farai
questo a tuo padre, in fondo ti chiediamo solo un piccolo sacrificio,
non la devi sposare.”
Mi dice con
occhi supplichevoli.
“In cambio
ti ridò la play station e ti abbuono due settimane di castigo!”
“Facciamo
tre, rispondo subito,Maddalena non è solo brutta è proprio st...si
va bene non dico parolacce, ma tu sai che è vero!” Acconsente e mi
dà un bacio
Ok, ho
promesso che farò il bravo ma quella proprio non la sopporto, non la
vedo da almeno due anni, sicuramente è peggiorata, se possibile!
Mi
ricordo che aveva paura delle lucertole, esco di corsa dalla mia
camera e mi fiondo in giardino, che c'è di
male se le permetterò di fare amicizia con queste tenere bestioline?
Riesco a
prenderne delicatamente una, la metto in uno scatolino lungo da
bracciale, faccio dei buchini per l'aria e infiocchetto il tutto.
Sono le nove
di sera, fra poco arriveranno gli ospiti, ho fatto la doccia, ho
indossato la camiciola di lino bianco e i jeans scoloriti. Mia madre
sistema la tavola, i fiori, si occupa del cibo, mio padre mi ha fatto
una ramanzina “Ti raccomando comportati bene, è importante. Non
fare scherzi e sii gentile con Maddalena!”
Annuisco con
poca convinzione, eppure lui mi conosce bene, lo sa che sono
spontaneo e dico e faccio quello che ritengo opportuno, al di là di
qualsiasi ripensamento.
Suonano al
portone, mia madre si dà una sbirciatina allo specchio e va ad
aprire...
“Accomodatevi
pure, Maddalena come sei bella, la sento dire e fremo, è sempre lei,
falsa e opportunista, gli adulti sono tutti uguali,Tommaso caro vieni
a far compagnia a Maddalena.”
Mi chiedo
perchè proprio io debba sacrificarmi.
Arrivo di
malavoglia e vedo di spalle la strega, devo dire che è dimagrita ed
è allungata e di parecchio pure...si gira e rimango a bocca aperta:
una fantastica ragazza si volta a guardarmi, ha un bellissimo
sorriso, dei lunghi capelli neri e sembra anche molto più grande
della sua età. Mi accingo a stringerle la mano ma...ecco da dietro
spuntare la strega, lo dicevo io... non era possibile la
trasformazione da bruco in farfalla, neanche si fosse operata per un
totale restyling.
Già lei è
Laura, la nuova compagna del capo di mio padre, un vero sogno
proibito, Maddalena mi fa ancor più pena, bruttina, triste e sola a
fare da contralto a quella bellezza mozzafiato che ha preso il cuore
del suo papà.
Ho nella
mano lo scatolino con la povera lucertola, quasi quasi lo do alla
femme fatale, l'antipatia è scattata subito. Prendo Maddalena per
mano e la porto in un angolo del giardino.
“ Come
stai Maddalena?” mi guarda stranita, nell'ultimo incontro le ho
fatto uno scherzo non da poco, le ho proposto di giocare a nascondino
e mentre lei cercava un nascondiglio, io me ne sono andato con i miei
compagni, lasciandola sola ad aspettare che la trovassi. Ma oggi è
diverso, oltre ad essere irrimediabilmente brutta è molto abbattuta,
questo non per colpa sua.
“Lo vedi,
mi risponde additando il padre che ha occhi solo per quella
fatalona, non esisto più, se morissi sarebbe felice. Lei ha
calamitato tutta l'attenzione. Mio padre non mi chiede neppure cosa
faccio a scuola, se sto male si infastidisce, potrei rubargli del
tempo. Mia madre deve sempre sollecitare i nostri incontri, se fosse
per lui ne farebbe volentieri a meno.”
“Senti
Maddalena, che ne diresti di farle un scherzo terrificante? Sei
d'accordo?”
“Si
Tommaso, facciamogliela pagare, la mia vita è un inferno. Un giorno
l'ho sentita dire al telefono che mi deve togliere di mezzo, in poche
parole mio padre deve dimenticarsi di me e lei farà di tutto per
riuscirci”
Mia madre
ci chiama per la cena, faccio in modo di sedermi accanto alla
bellissima donna, proprio durante l'antipasto prendo lo scatolino e
piano piano libero la lucertolina che finisce sul vestito della
commensale.
Inizia ad
urlare, si alza di botto e una serie di bestemmie e improperi esce
dalla “delicata” boccuccia rosso fuoco.
“Sei stata
tu piccola vipera, io ti ammazzo, ti rinchiudo in un convento...” e
via di questo passo. Il capoufficio di mio padre cerca di rabbonirla.
Ma quella è una iena, tutti la guardiamo a bocca aperta, sembra una
pazza, ha gettato la maschera. Ad un certo punto si alza e, senza
salutare, va via sbattendo la porta. Maddalena si avvicina al padre e
lo abbraccia, il poveretto è come tramortito..
La serata
finisce subito dopo.
Io vengo
rimandato in castigo da mio padre, dopo un poco mia madre sale in
camera e mi chiede come sono andati i fatti. Le racconto tutto, mi
abbraccia e...
”Questa
volta forse hai fatto bene, quella era un'arpia. Povera Maddalena!”
Alcuni
giorni dopo mi arriva un messaggio al telefonino: è di Maddalena.
“Grazie
Tommaso, mio padre ha mandato via di casa quella donna...forse i miei
torneranno insieme, forse. Grazie mio eroe! : )
Sono felice,
forse non sono poi così pestifero!
sabato 18 ottobre 2014
Trovato uomo ...libero possibilmente
Concetta Crocefissa è tornata
Concetta Crocifissa in Scarpata è tornata. Dopo le disavventure di Cercasi uomo... libero possibilmente, nate in seguito alla separazione dal marito e dalla necessità di rifarsi una vita, Concetta, Kat, Ket, Cettina, Katy – il soprannome cambia in funzione dello stato d’animo del momento – torna con questo nuovo libro per raccontarci le sue nuove disavventure per conquistare e sedurre day by day, in maniera decisamente fantasiosa e creativa, il suo compagno.
Così, coadiuvata dalle immancabili amiche del cuore, Kat non esita a lanciarsi a capofitto e con grande entusiasmo in nuove esperienze, le più diverse, con l’obiettivo di trasformarsi in una irresistibile bomba sexy.
Ovviamente, e chi ha già letto le avventure di Concetta lo sa bene, una cosa sono i buoni propositi e un’altra è la realtà, sovente costellata, se così si può dire, da una serie di tragicomici effetti collaterali che la portano a diventare una habitué dei Pronto Soccorso.
Così, in un serrato crescendo comico, un’autentica valanga di risate travolgerà il lettore prima di un gran finale a sorpresa scoppiettante e decisamente imprevisto quanto imprevedibile.
Così, coadiuvata dalle immancabili amiche del cuore, Kat non esita a lanciarsi a capofitto e con grande entusiasmo in nuove esperienze, le più diverse, con l’obiettivo di trasformarsi in una irresistibile bomba sexy.
Ovviamente, e chi ha già letto le avventure di Concetta lo sa bene, una cosa sono i buoni propositi e un’altra è la realtà, sovente costellata, se così si può dire, da una serie di tragicomici effetti collaterali che la portano a diventare una habitué dei Pronto Soccorso.
Così, in un serrato crescendo comico, un’autentica valanga di risate travolgerà il lettore prima di un gran finale a sorpresa scoppiettante e decisamente imprevisto quanto imprevedibile.
Nuccia Isgrò, docente di filosofia e scienze sociali in un liceo siciliano, da sempre accanita lettrice, recentemente ha scoperto la propria vocazione per la scrittura umoristica ottenendo con le sue opere ottimi consensi di pubblico e di critica. Con Festina Lente Edizioni ha pubblicato: Cercasi uomo... libero possibilmente, Ricordi di viaggio, Il cucinaccio.
C O M E P R E N O T A R E L A P R O P R I A C O P I A
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A libro pubblicato chi si è prenotato riceverà una mail che lo avviserà dell'avvenuta pubblicazione del libro.
venerdì 10 ottobre 2014
Fragile
Fragile come fiore piegato dagli
elementi.
Fragile come ali di farfalla al vento..
Fragile il tuo amore tra le passioni
dei giorni.,
simile a scintilla di fuoco uccisa da
gocce di rugiada.
venerdì 18 luglio 2014
Sarò
Sarò vento che scompiglia i tuoi
pensieri,
sarò pioggia che monda i tuoi
peccati.
Sarò sole che asciuga le tue lacrime,
sarò gambe che ti portano lontano.
Sarò bocca che articola le tue frasi,
sarò orecchi che ascoltano le tue
parole
Sarò cuore che palpita ai tuoi baci,
sarò corpo inerte da stringere al
petto.
Sarò futuro senza alcuna remora,
sarò ricordi che svelano il passato.
Sarò zingaro errante per le vie,
sarò stanziale come radici nel
terreno.
Sarò prodigo o sarò oculato,
sarò amante appassionato o platonico
innamorato.
Sarò ciò che tu vorrai
se mi chiami amore.
venerdì 2 maggio 2014
Nostalgia
E' un giorno di struggente nostalgia.
Vorrei poter tornare
a tempi ormai andati.
Risentire voci conosciute,
carezzare volti amati,
ricucire strappi mai rattoppati,
dire ancor "Ti voglio bene"
e in un ultimo abbraccio
fare riserva d'amor.
sabato 12 aprile 2014
Oggi
Oggi
Passa inosservato, l'oggi.
Ti coglie la consapevolezza del vissuto
solo quando è passato.
Ma l'oggi è prezioso,
composto da milioni di attimi
danno senso alla vita.
Oggi amo, accarezzo,sogno,
oggi vivo, piango, consolo,
oggi abbraccio, lavoro, agisco.
Oggi,oggi,oggi,
da ripetere all'infinito
perchè solo così
oggi sono vivo!
Passa inosservato, l'oggi.
Ti coglie la consapevolezza del vissuto
solo quando è passato.
Ma l'oggi è prezioso,
composto da milioni di attimi
danno senso alla vita.
Oggi amo, accarezzo,sogno,
oggi vivo, piango, consolo,
oggi abbraccio, lavoro, agisco.
Oggi,oggi,oggi,
da ripetere all'infinito
perchè solo così
oggi sono vivo!
lunedì 31 marzo 2014
Ho paura
Ho paura del buio
che fagocita le mie certezze.
Ho paura del futuro
che ingigantisce i miei dubbi.
Ho paura dell'amore che colma la mia vita,
se un giorno finisse
non saprei farne a meno.
Ho paura del tempo che scorre
perchè indebolisce il mio corpo.
Non ditemi "Non temere"
non è giusto!
Non darei valore a ciò che vivo.
che fagocita le mie certezze.
Ho paura del futuro
che ingigantisce i miei dubbi.
Ho paura dell'amore che colma la mia vita,
se un giorno finisse
non saprei farne a meno.
Ho paura del tempo che scorre
perchè indebolisce il mio corpo.
Non ditemi "Non temere"
non è giusto!
Non darei valore a ciò che vivo.
domenica 23 marzo 2014
Un oggetto è solo un oggetto
Un oggetto
è solo un oggetto,
può darti emozioni,
lacrime,
gioia,
può essere legato
a ricordi
di persone amate,
di periodi intensi...
Ma un oggetto
è solo un oggetto..
Se una mano estranea
te lo ruberà,
avrà portato via un oggetto...
Ma rammenta
un oggetto,
è solo un oggetto.
Il ricordo alberga
nel cuore,
nei sensi,
nella mente...
e quello.
nessuna mano,
per quanto
violenta
anonima
cattiva,
te lo strapperà.
è solo un oggetto,
può darti emozioni,
lacrime,
gioia,
può essere legato
a ricordi
di persone amate,
di periodi intensi...
Ma un oggetto
è solo un oggetto..
Se una mano estranea
te lo ruberà,
avrà portato via un oggetto...
Ma rammenta
un oggetto,
è solo un oggetto.
Il ricordo alberga
nel cuore,
nei sensi,
nella mente...
e quello.
nessuna mano,
per quanto
violenta
anonima
cattiva,
te lo strapperà.
In un giorno un po' così
Un giorno un po' così
genera strani pensieri.
Li rincorri,
li vuoi capire...
Ti accorgi, poi
che sfuggono
alla razionalità.
Sono pensieri vaganti,
non vanno compresi,
fan parte della vita
dove l'ignoto
rimane tale.
genera strani pensieri.
Li rincorri,
li vuoi capire...
Ti accorgi, poi
che sfuggono
alla razionalità.
Sono pensieri vaganti,
non vanno compresi,
fan parte della vita
dove l'ignoto
rimane tale.
venerdì 31 gennaio 2014
Il foglio bianco
Un foglio bianco non fa paura,
è passato da ricordare,
futuro da immaginare,
presente da raccontare.
lunedì 6 gennaio 2014
Se
SE
Se mi soffermo improvvisamente
e un sorriso aleggia sulle labbra
mie...
Se guardando un fiore
il profumo mi inebria e una lagrima
sgorga...
Se volgendo lo sguardo al cielo
il pensiero ringrazia Dio...
Se avvertendo le braccia vuote
sconsolata mi abbraccio il corpo...
Se al sol che sorge
grata rivolgo il viso perchè lo
scaldi...
Se concitata descrivo,
racconto, mimo, rido, mi commuovo.....
Se il cuore aumenta i battiti
come fosse in corsa....
allora... è alla realtà della vita
tua
che penso
amore mio.
Sapevo
Sapevo
Sapevo che c'eri
quando ali di farfalle
sfioravano il mio ventre,
e quando il cuore
mancava di un battito
al pensiero
di un eventuale te.
Sapevo che c'eri
quando inaspettate salate lacrime
commuovevano il mio spirito,
o quando il seno turgido
sbocciava sotto le vesti.
Sapevo che c'eri
quando improvvise voglie
adulavano la mia gola,
e spingevano
per essere esaudite.
Sapevo che c'eri
quando le forme morbide
trapelavano sotto i miei abiti.,
svelando nuova linfa.
Ora, sei tu la mia alba
il mio tramonto,
i miei occhi,
i miei orecchi,
il mio tutto.
Nulla più manca
nel mio universo
sei... il mio inno alla vita!
Ricordami
Ricordami
Ricordami nell'amore,nella gioia,
nella tenerezza, negli abbracci,
nella condivisione quotidiana degli
affanni..
Dimenticati del dolore,
dei corridoi asettici degli ospedali,
dell' inutile speranza che mi ha
ancorato alla vita.
Vivi non sopravvivere,
gioisci anche per me.
Non sarai mai sola...
Se un alito di vento
ti accarezzerà il volto,
se un raggio di sole
ti scalderà il corpo,
se un sussurro avvertirai all'orecchio,
non temere, sarò io!
Il tuo passo andrà all'unisono col
mio.
il tuo braccio sarà sorretto,
il tuo cammino protetto,
io ti sarò accanto, sempre.
...E se bramerai di rivedermi
osserva il volto dei nostri figli
in loro ritroverai me.
A Ciccio
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