Non voglio voltarmi, so che non serve,
avverto il tuo passo sicuro e rapido
che sconvolge la mia vita.
Non voglio fermarmi, potresti raggiungermi,
cingermi con le braccia, accostarmi al tuo sterno,
inebriarmi del calore del tuo corpo.
Non voglio indugiare sulle tue forti dita
che accarezzano le
mie membra,
mentre brividi correnti
mi schiaffeggiano la pelle.
Non voglio pensare al tuo amore
ricco di sorprese e cambiamenti
in cui ogni nuova alba è foriera di passione e tormento
Non voglio che il tuo respiro sfiori la mia bocca
incantando i miei sensi come serpenti a sonagli
placati da un flauto
indiano.
Troppo facile lasciarmi soggiogare dalla tua volontà.
Non posso illudermi che il tuo non essere
possa essere,
che le promesse bisbigliate siano certezze future,
che la violenza urlata e sfacciata si tramuti in dolcezza
infinita.
Devo,
lo so,
devo sopravvivere
al ricordo di un
altro nuovo te.
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