Porgevo
gli orecchi
ai suoni d’amore,
ai
sospiri inghiottiti
che
laceravano il mio silenzio.
Nel
riverbero della luna,
mani
s’intrecciavano
scoprendo pieghe recondite
di
corpi conosciuti.
Gambe
si accarezzavano,
i sensi
all’erta
appiccavano passione.
La
lingua adulava
labbra
turgide,
si
dissetava di sudori d’incenso.
Le
palpebre schiuse
spiavano
il volto agognato.
Lenzuola
si attorcigliavano
al
corpo desioso,
simili
a serpenti danzanti
nei
sussulti d’amore.
Poi,
gli occhi sfuggirono
al
sogno proibito,
il
vuoto mi inghiottì.
Nessuno
accanto.
Desiderai,
inutilmente,
il
perduto amore.
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