martedì 24 ottobre 2017

Femminicidio




Piangi, urli, preghi,
non comprendi.
Il corpo contuso,
le labbra aride,
il cuore ferito.
Lo guardi,
cerchi nei suoi occhi
l’amore condiviso,
non lo ritrovi.
Lo scruti tra le dita
con cui  ti proteggi  il volto…
Invano, non riconosci
nelle fattezze alterate
chi ti amò,
chi giurò di proteggerti
da tutti, da tutto,
ma non da se stesso.
Al cielo
rivolgi una prece
e t’abbandoni
sperando in un altro domani,
desiderando  che finisca  presto.
Nuccia

CARTELLO FEMMINICIDIO

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