Oggi ho
deciso, non dite niente, io ho deciso!!!
Già mi
immagino i vostri commenti...ma che fai...ti fai male...”stai riggittata” (la
siciliana) “ma va in mona”(la veneta) è inutile io oggi farò YOGA.
Mi piace, m'entusiasma...se
ho esperienza? Naturalmente no!! Ma volere è potere!
Anzi, a ben
pensarci, una volta una collega mi portò con sé ad abbracciare gli alberi, a
camminare a piedi nudi in campagna per "avere un contatto diretto con la
natura" ecc.
È stata un'esperienza
memorabile...primo perché a piedi nudi in campagna significa pietre e spine,
secondo perché presa dall’emozione, ho tanto abbracciato un albero che non mi
sono accorta delle formiche che mi si sono accampate nei capelli, una tragedia
oltre alla cacata di un leggiadro uccellino che dimorava fra i rami!!!
Comunque le
esperienze insegnano a commettere gli stessi errori ed io infatti farò yoga in
casa, sul tappetino, e in piena comodità. No, questa volta niente tutorial, m'inquietano
perché mi fanno sentire sempre inadeguata, quindi prendo il libro che mi fu
regalato anni or sono, dalla solita amica e inizio...no aspetta prima mi metto
su un bel pigiamone comodo. (Tutine no).
Ecco fatto,
primo capitolo…
Siete pronte
per un viaggio incredibile nella vostra mente e nel saper assecondare il vostro
corpo? No naturalmente, ma chi se ne f.…Io inizio. Prima accendo il mio mp3 e
metto una musica slow...mare, uccelli, onde...mi rilasso. Sogno...sogno di
essere in Sicilia, sono al mare, mi alzo e vado tra le acque cristalline, nuoto.
Intorno tanta gente felice. Bambini che giocano a pallone, donne che chiacchierano,
un bellissimo bagnino che scruta il mare, il pedalò con alcuni ragazzi...il
sole caldo.
Mi sveglia
il suono del cellulare. Che peccato, quel sogno era talmente bello nella
normalità che oggi è diventata una chimera. Non rispondo, ormai sono immersa
nello yoga.
Ma ecco la
prima posizione: quella del cane. Ecco non è che sia difficile...il problema
che la posizione del can, insomma tenere le ginocchia tese…, vado avanti... ...
Sfoglio il libro…ecco la posizione del bambino, fa per me...almeno credevo…Non
riesco più ad alzarmi, ma poi ce la faccio abbracciando i piedi del tavolo. Io
però voglio la posizione del loto. Mi siedo, attorciglio le gambe, giungo le mani
e rimango. Sì letteralmente rimango con i glutei a terra e le gambe in un nodo,
almeno così mi sembra. Le ginocchia mi fanno male. Non riesco a districarmi, m’abbatto
lateralmente…Per fortuna ho il cellulare accanto a me, digito il numero. “Franco
vieni...no non sto male...ma vieni...aiutami a rialzarmi, poi ti racconto!” e
chiudo.
E ora ho
tutto il tempo per pensare a cosagli racconterò...
Ciao amiche,
lasciatemi meditare
#iorestoacasa
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