Carissime mi stavate aspettando? Lo so, lo so…ma stamattina
il mio alter ego era un pochino giù e allora m’è toccato aspettare! Nel
frattempo però, per stasera ho pensato di preparare una sorpresa super al mio UOMO!
Chi? Ma come chi? È il mio Franco, naturalmente. Adesso non sto a raccontarvi
che era il mio ex marito che poi è diventato attuale marito…ecc. Sapete, torna
a casa molto demoralizzato, il suo lavoro è a contatto con il dolore che ci sta
investendo come uno tsunami. Spesso sconfortato, cerca il mio sostegno, anche
semplicemente con uno sguardo…ma stasera avrà una improvvisata. Ho deciso che
per lui, solo per lui, organizzerò qualcosa di unico e speciale, che lui
ricorderà per sempre (spero in positivo!)
Organizzerò una pole dance!
Non mettetevi a ridere, perché io, sì proprio io, in tempi
non sospetti ho fatto un corso, proprio tutto no, ho finito prima per
infortunio (sono cose che capitano,) però le basi, sì proprio le basi le ho
imparate (almeno credo).
Intanto su internet mi guardo un tutorial. Mi serve per
rispolverare gli elementi essenziali (vi ho già detto che li ho ma ripassare fa
bene) …
Ho trovato quello che fa per me #Base Pole Dance. E che ci
vuole…ci vuole il palo.
Il manico di scopa non va, quello telescopico del mocio
neppure…ho trovato, sono un genio…
Tolgo l’asse di legno che sorregge la tenda nel living, è
abbastanza lungo perché lo devo incastrare tra il pavimento e il soffitto.
Certo non posso bucare il pavimento per tenerlo su.
Noto che li vendono online, certo non potrei mai andare dalla
ferramenta sotto casa e chiedere “Vorrei acquistare un palo per mio marito!”
Comunque mi serve ora, quindi con molta destrezza (chi mi
conosce sa che è proprio il contrario), ho smontato la tenda, tolto l’asta che
la sorregge, e provato a piantarla nel mezzo del living. Uffa è un po’ corta
per cui nella parte inferiore ho inserito il libro di filosofia, tomo 3, bello
corposo. L’ho praticamente incastrato. Reggerà il mio peso?
Ecco magari non m’arrampico, semplicemente mi ci appoggio.
Ora il vestiario. Cerco nello sgabuzzino il contenitore con i costumi estivi.
Comincio a guardarli e poi provarli. L’unico e ripeto l’unico
che mi entra è quello nero, castigatissimo, mancano solo le maniche e puoi
portarlo in chiesa, stile suora insomma …Ma che conta, mi ringarzullisco, è il
fine che conta non il mezzo….
Mi viene un dubbio, avrei bisogno di un bel collant a
rete…ma…niente metto quelli che ho 50 den, e ora la musica…
Ce ne vorrebbe una sensuale, fatemi pensare…Rhianna “Pour
it Up”, si mi piace.
Ora devo esercitarmi, metto la musica, infilo costume e
m’attacco al palo.
Sarà stata la foga ma non ha retto…il palo, appena mi sono
lanciata, così come mi ricordavo di aver fatto in palestra, per agguantarlo,
siamo crollati io e il palo, che come se non bastasse si è infilzato nel divano
difronte. Danni e beffa. Mi sento tutta rotta, devo rimettere in ordine, non mi
piace sentirmi una fallita in tutto. Tolgo il palo, mi rivesto, sul buco del
divano metto un cuscino, la tenda la metto in lavatrice…mi guardo intorno,
sembra tutto a posto se non fosse per il mio orgoglio in frantumi. Aspetto
Franco. Gli dirò tutto, lui saprà come consolarmi.
A domani #iorestoacasa.
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