martedì 3 ottobre 2023

Non sono degno di essere chiamato uomo

 


 

 

Io l’amavo

Si Vostro Onore io l’amavo!

Lo posso affermare con raziocinio

io l’amavo!!!

Era la donna della vita mia…

Era, sì era…

Conosciuta tra i banchi di scuola,

fin da subito

con lei la vita era altro…

Gioia, passione, amore col cuore e i sensi…

Era…era…

Poi non so cos’è accaduto

O forse sì.

Troppo bella, troppo brava, troppo intelligente,

troppo sicura e non è bastato

no…non è bastato

che fosse madre dei miei figli

lei doveva essere solo mia!!!

Vivere solo per me,

accontentare me,

seguire me,

ubbidire a me…solo a me…

non guardare nessun altro uomo,

uscire solo con me,

non parlare con altri….

Doveva essere solo per me

La donna mia!!!

Non ho ascoltato le sue parole,

le sue suppliche,

i suoi pianti

 e l’ho colpita 

ancora…ancora…ancora…ancora…ancora.

Ho ucciso per amore?

Me lo chiedo ancora

Ma conosco la vera risposta.

Ho ucciso Vostro Onore

perché non sono

degno di essere chiamato

uomo!!!

 

 


venerdì 17 marzo 2023

Per lei

 PER LEI


La morte è solo una dimensione,

è un passaggio obbligato,

non è dolore, non è gioia,

è solo stupore!

Spalanca le braccia mia dolce donna,

le forze sono tornate,

gli occhi ora scrutano desiosi,

la mente è  vivida, 

le tue gambe non più fragili

corrono verso la vera vita.

Non meravigliarti

c'è lui che t'aspetta,

ti ha tanto atteso,

ti prenderà fra le braccia

sarai di nuovo sua

per sempre .


Dedicata  a mia suocera , donna forte, coraggiosa e dolcissima.

mercoledì 15 marzo 2023

Le lacrime

 

Le lacrime
Contengono lo stesso dolore
le lacrime di un bambino
di un uomo,
di una donna
e di un soldato.
Sono lacrime che nascono dal dolore,
dalla perdita,
dalla distruzione,
dall'eliminazione della quotidianità.
Sono tutte lacrime partorite
dall'effimero bisogno di conquista
di chi crede che l'eternità
gli appartenga.
Non sa costui che di perpetuo
resterà solo il ricordo
della sua follia.
Nuccia
 

 

martedì 7 marzo 2023

Nei panni di quella madre

 

Mi sono sentita soffocare...
l'acqua alla gola,
le mie braccia che invano cercano di salvare il mio bambino,
le preghiere proferite nel cuore...
e io che non ho più parole
perchè dall'acqua soffocate.
E allora prendo questo mio figlio
me lo stringo al cuore
quando l'acqua ormai ci sovrasta
e canto forse una ninna nanna
perchè il mio amore possa addormentarsi
e non soffrire...soffrire..offrire...soffrire.
Le forza non ho più
un'ultima cosa chiedo al mare: non strapparmelolo dalle braccia, ti prego...ti prego...ti pregoooo.
Nuccia