martedì 19 dicembre 2017

Il Natale del cuore.






Camminava nelle strade innevate con passo sicuro, nonostante fosse un bambino.
Il volto era parzialmente coperto da uno sciarpone.Un giubbotto un pò troppo grande
gli copriva gran parte del corpo
Non era distratto dalle vetrine recanti luci e sfavillanti doni, sapientemente messi in mostra per ingigantirne  l'effetto .
No, lui  sembrava avere un importante scopo!Incuriosita lo seguii piano, tenendomi a debita distanza.
Non chiedetemi perchè.Sapete quando un istinto improvviso vi spinge ad un'azione?Ecco cosa mi prese.
Lo vidi entrare in una chiesa.Si tolse il cappellino di lana, la sciarpa l'allentò sul volto e con dedizione si diresse verso il presepe.
S'inginocchio, si segnò con la Croce e posò, con cautela ,una letterina ai piedi della Natività dove era stato posizionato un vassoio per le offerte.
Dopo una breve preghiera si rialzò, si  guardò  attorno e mandò un bacio al Bambinello.
Così com'era entrato  uscì dalla chiesa. Non so, forse un attimo di follia, ma m'avvicinai al presepe e con fare furtivo presi la letterina e l'aprii. Lessi.
"Caro Gesù Bambino,
mi chiamo Carlo e ho otto anni.
Ti prego, per Natale, non voglio giocattoli
ma aiuta il mio papà a trovare lavoro.
Mamma piange di nascosto, ma io me ne accorgo.
Ha gli occhi tristi. Non ride più, non vuole giocare con me.
 Papà esce ogni mattina a cercare qualcuno che lo aiuti. Ma è difficile.
Io credo in te. Buon Natale  Gesù Bambino e rendi  gli uomini più buoni. Fai in modo che  si accorgano di chi soffre, anche se in silenzio. Carlo"
Seguiva un indirizzo.Me lo annotai. Mi asciugai una lacrima e  rimisi al suo posto la letterina. Mi soffermai a  guardare il Presepe.  Trasmetteva spiritualità e  serenità in quella cornice di povertà.
 M'inginocchiai e pregai.  Pregai, non per me, ma per quella famiglia, per tutte le famiglie in difficoltà.
Pregai affinchè gli uomini fossero più sensibili gli uni con gli altri. Ripensai all'egoismo che ci rende ciechi, razzisti,  sordi ai richiami d'aiuto. Rividi con la mente tutte le cattiverie, le inutili guerre, le violenze, la corsa al  consumismo che attanaglia l'animo.
Mi rialzai,uscii dalla chiesa. In tasca  l'indirizzo di quel bimbo, strinsi il fogliettino nel pugno. Avrei fatto in modo che per Carlo quel Natale fosse il migliore.
Non so come ma, mi sarei impegnata .Quest'anno il mio Natale sarebbe stato il Natale del cuore.Una festa vera e svissuta pienamente..

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