domenica 25 settembre 2011

Il cuore sulle labbra


Il cuore sulle labbra


Non ci sei più, il mio cuore è in lacrime.
Sei andata via, un viaggio senza ritorno. La tua partenza ha strappato le mie radici su questa terra, sembra che nulla ormai mi tenga ancorata a questa vita.
Ti cerco nei luoghi comuni, ti cerco in quelli più impensati, ti rivedo ovunque…con gli occhi dell’anima.
Nulla mi può fermare nella spasmodica ricerca di te.
Te ne sei andata senza salutarmi, senza stringerti a me in un ultimo abbraccio, senza un bacio d’addio.
Non è giusto!
Ti cerco per dirti addio!
Non avrò pace, fino a quando non potrò stringerti a me, dirti le mie parole del cuore.
Sono parole dettate dall’anima, non sono banali, racchiudono un mondo di sentimenti.
Ecco, se potessi rivederti, anche per una sola, ultima volta, ti direi…
“Amore mio, vita mia, perdonami per le assenze, per i rimbrotti, per le stupide litigate, per i rimproveri su sciocche occasioni, per i battibecchi… Perdonami per i baci negati, per gli abbracci morti sul nascere, per le carezze appena accennate, per le parole d’amore non dette.
Assolvimi per le vacanze negate, per gli amici non condivisi, per non aver gioito del tuo giovane amore.
Scusami per non averti capita, per non aver compreso il bisogno di essere tenera donna, con il diritto di vivere la tua età e anche di sbagliare, per crescere.
Potrai mai accettare le mie tardive scuse?
Dovrebbe esserci sempre una seconda occasione, sarebbe l’unico modo per ottenere il riscatto sugli errori.
Tu lo sai vita mia, se ho errato, è stato solo per amore.
Un amore totale, pieno, saturo di te.
Ti ho amata dal tuo primo vagito su questa terra. Avevi gli occhi chiusi, i pugnetti serrati, il volto paonazzo, era stato difficile venire al mondo.
Ti era costata molta fatica ma, ti assicuro, anch’io soffrii molto. Davanti a te svanirono ogni dolore, ogni sussulto. Solo tenerezze per te, attenzioni, paura di non saperti crescere, di non essere all’altezza dei tuoi bisogni.
Mi sentivo un’eroina per averti messa al mondo, ora, sono una sconfitta dalla vita.
Anima mia dove sei? Chi ti fa compagnia?
Se hai bisogno di qualcosa, chi ti aiuta?
Hai ancora paura degli sconosciuti? Nella tua nuova dimensione, hai tuttora bisogno della tua mamma? Ma, soprattutto, ti ricordi di me?
Cuore mio, in un angolino della tua giovane anima, c’è un posticino per me?
Hai rimembranze dei miei baci?
Ho davanti agli occhi dell’anima i tuoi primi passettini, quando le tue braccia tese cercavano rifugio nelle mie . Ora sono dolorosamente vuote.
Ti ricordi il primo giorno di scuola? Quanti patemi per me.
Ero piena di paure: ti tratteranno bene? Farai amicizia facilmente? Ti piacerà studiare?
Sarai capace di stare tante ore senza di me?
Ora. Sono due anni senza di te.
Alcune volte non so neppure come faccio a vivere, anzi, a sopravvivere.
E’ solo il tuo ricordo che mi trascina, giorno dopo giorno, lungo la mia vita terrena.
Sai, spesso riguardo le tue foto e…rivivo i momenti magici della tua crescita.
Alcune volte mi sembra di risentire la tua risata fresca, era come sciorinare le biglie di vetro lungo una scala.
In realtà, il silenzio incombe nella nostra casa.
Rimpiango lo sbattere furioso della porta della tua camera quando, non condividevo le tue scelte, i tuoi gusti nel vestire. Addirittura, mi rammarico di non averti fatto indossare quel vestito rosso. A te piaceva tanto, io invece, ti vedevo troppo donna, quando lo mettevi.
Ora capisco, avevo paura che qualcuno ti potesse portar via, da me.
Così è stato ma, non per colpa di uno stupido abito.
Sai cosa mi danno fastidio?
I consigli degli amici: Torna a vivere pienamente, cerca di distrarti, viaggia, fai nuove conoscenze, fai volontariato….
Ma che ne sanno loro del mio dolore? Non ho più nulla senza di te! Il mio vivere è un buco nero, senza luce, senza uscita, una voragine.
In realtà sono cieca, sorda, muta, paralizzata, dinanzi ai colori della vita.
Non avverto più il calore tiepido della primavera, l’afrore dell’estate, il biancore della neve, nulla…
Sai il tuo gattino, cerca spesso le mie carezze ma, io, non riesco a consolarlo. Che cosa posso trasmettergli se non il mio dolore?
In questi lunghi due anni non ti ho mai sognata.
Pensa, i primi tempi, ho cercato di dormire anche di giorno, speravo che saresti venuta a consolarmi, a rendere tranquillo il mio sonno agitato.
Vita mia, sei ancora offesa con me?
E’ per questo che non vieni a trovarmi? Oppure non hai nulla da dirmi?
Non ci credo! L’amore tra madre e figlia è unico, unico, è fatto di piccole e grandi cose, di gesti dati e ricevuti, di sentimenti incalcolabili in termini terreni.
Anche se non ci sei più, sono sempre madre, madre che soffre per il vuoto, per l’assenza, per il diniego della tua vita, per il non esserci, adesso, nelle tua.
Se potessi tornare indietro…quante cose farei!
Vivrei la nostra vita attimo per attimo, assaporandola pienamente, nemmeno un istante andrebbe perduto perché, ciò che passa, non ritorna.
Non avrei lesinato nulla, né baci, né abbracci, mi sarei riempita gli occhi di te, sempre!
Ti avrei amato in modo palese, minuto per minuto, attimo per attimo, per riempirmi il cuore, i sensi, i pensieri di te.
Nulla della nostra vita insieme sarebbe andata perduta, per un futile motivo.
L’esistenza è troppo breve per sprecarla.
Va riempita fino all’orlo, niente deve essere lasciato nell’oblio o cadere nell’indifferenza. Avere rimpianti uccide tutto, anche il solo pensiero di un futuro.
Carne della mia carne, aiutami a vivere senza di te, consigliami un motivo valido per farlo, solo così potrò continuare a esistere in questa realtà priva di te, mio unico bene.







Nessun commento:

Posta un commento