venerdì 13 marzo 2020

Nel tempo del Coronavirus



Un silenzio spettrale m’avvolge
Eppure il caldo sole brilla,
i prati m’appaiono rinverditi dopo inverno,
gli alberi fioriti mostrano colori.
Il mare indifferente continua sciabordio
sulla spiaggia solitaria,
solo gabbiani distaccati continuano esistenza.
Per strada qualche auto frettolosa
s’avvia a destinazione.
Ne’ giochi di bimbi,
né canzoni suonate in un piano bar,
né richiami di ragazzi,
né risate di gioventù
 s’odono.
Atmosfera appare sospesa.
Eppure l’indugio terminerà,
torneranno gioia, abbracci, saluti…
Ricompariranno le passeggiate mano nella mano,
gli innamorati abbracciati a sognare futuro,
Mamme a spingere carrozzine,
Nonni seduti su di una panchina a raccontare passato.
I bar riapriranno ombrelloni
A riparar tavolini imbanditi,
Sulle soglie dei ristoranti ritroveremo camerieri
Ad allettarci con gustose pietanze.
Ritroveremo ciclisti a frotte ad invader carreggiata,
Ci arrabbieremo nascondendo un sorriso.
Riprenderemo i figli a scuola
Li attenderemo sul marciapiede
Risensando a quanto ci era mancato quest’ atto.
Riavremo accanto i venditori di rose
E le acquisteremo senza rimbrottare.
Guarderemo con nuovi occhi le chiese, i musei,
i vicini di casa fino ad ora magari sconosciuti,
 piangeremo o rideremo l teatro,
sogneremo nei cinema,
 nei concerti balleremo fino all’alba
…..
Ora è solo tempo d’attesa che morbo muoia
 per ripensare con più consapevolezza alla bellezza della vita.Risultato immagini per immagine strade deserte

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